Sulla Polizia Locale i gruppi consiliari di opposizione incalzano l’amministrazione Di Pumpo

“Da una parte l’Amministrazione comunale di Torremaggiore sospende un concorso per dirigente finanziario, ricordandosi che è più urgente recuperare unità nel corpo dei vigili, ridotto praticamente a zero. Dall’altra, quasi contemporaneamente, si decide che a motivo del pensionamento di un ufficiale, già facente funzioni di comandante, sia necessario affidare temporaneamente le funzioni di questo a uno degli agenti in servizio”. I gruppi consiliari di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Cambiamo e indipendenti, all’opposizione al Comune di Torremaggiore, intervengono sulla vicenda relativa alle carenze di organico che caratterizzano il corpo di Polizia Locale del centro dell’Alto Tavoliere. “È consentito dalla legge – spiegano i consiglieri – ma sono consentiti anche altri strumenti che avrebbero ottenuto di recuperare dall’esterno, anche solo temporaneamente, più di una unità per garantire un pur minimo livello di funzionalità operativa della Polizia Locale torremaggiorese che ha un numero insufficiente di agenti che si trascina da tempo, senza contare che anche la vacanza del comandante si trascina sin dal 2019. L’efficienza della Polizia Locale non interessa all’attuale maggioranza guidata dal sindaco Di Pumpo. Eppure lo standard degli agenti è di uno ogni 700 abitanti (per Torremaggiore potrebbero essere previsti nella dotazione organica massimo 24 di cui un comandante). La Polizia Locale ha competenze generali che vanno dalla sicurezza stradale all’abusivismo edilizio, dal controllo delle attività commerciali alla prevenzione a tutela della sicurezza pubblica. Il concorso bandito nel 2018, con circa 900 partecipanti, necessita di oltre un anno e mezzo per essere completato con l’assunzione dei vincitori. Si può ovviare nel breve periodo con una provvista minima di agenti con la mobilità “a scavalco” e con incarichi annuali attraverso idonei da graduatorie di altri Comuni”, chiosano i consiglieri comunali di minoranza.