Riceviamo e pubblichiamo nota di Luigi Marangi; la responsabilità del contenuto è esclusivamente dell’autore
Oggi a Torremaggiore, alla vigilia della vendemmia, gli agricoltori sono in rivolta per le quotazioni troppo basse dell’uva comune da vino e si rivolgono alla politica. Forse non è chiaro agli agricoltori che la politica non ha la bacchetta magica: per evitare tutto ciò bisogna programmare, strutturare e pianificare. La politica è il vangelo dell’agricoltura, per questo motivo gli agricoltori dovrebbero essere i primi a recarsi alle urne e scegliere politici competenti che sappiano creare un tessuto commerciale e una rete di esportazione idonea ai tempi della globalizzazione, accompagnando per mano l’imprenditoria agricola verso il futuro. Il Presidente Emiliano ha decapitato il settore agricolo in questi anni di amministrazione regionale, chiudendo in un cassetto la delega all’agricoltura e fucilando ogni tipo d’iniziativa di sviluppo commerciale. I Torremaggioresi si ritenevano fortunati ad avere una concittadina eletta in Senato, in commissione agricoltura, ma l’inesperienza politica e l’inadeguatezza professionale hanno portato ai risultati che oggi vediamo in piazza. Tutti i cittadini devono avere la lucidità per capire che la politica è la vita di tutti e senza di essa regnerebbe il caos.
DEFICIENTE PECUNIA, DEFICIT OMNE.
(QUANDO MANCA IL DENARO, MANCA TUTTO)
Luigi Marangi.