Il Cav. Silvio Scudero è nato a Torremaggiore il 13/8/1914. Si diplomò ragioniere a Barletta e conseguì la laurea in Economia e Commercio preso l’Università degli Studi di Bologna. Frequentò la Scuola Allievi Ufficiali di Bergamo. Durante la Seconda Guerra Mondiale combatté, col grado di tenente, in Albania e, in appresso, mantenne avamposti d’artiglieria lungo la costa occidentale del Salento. Fu direttore della sede torremaggiorese del Banco di Torremaggiore e San Severo e, successivamente, diresse la Banca Popolare Agricola e Commerciale di Torremaggiore, della quale fu, in seguito, presidente. Tale istituto, in virtù del grande impegno ch’egli vi profuse, contribuì, negli anni sessanta, settanta ed ottanta, alla ripresa dell’economia torremaggiorese. Fu eletto più volte consigliere comunale ed anche vice-sindaco tra le file della Democrazia Cristiana, nel cui ambito svolse intensa attività politica.
Noto semplicemente come ‘don Sìlvië’ (‘Sëlviúccë’ per gli amici), fu uomo integerrimo, che incuteva rispetto e stima, ma era, nondimeno, cordialissimo e dotato di spirito arguto e brillante; ricorreva spesso ad un suo bagaglio di aforismi latini, tra cui molti, tra i più anziani, non dimenticano quel suo “Sutor ne ultra crepidam!” (“Ciabattino, non andare oltre le scarpe!”), rivolto ad un avversario politico, nel corso di un pubblico comizio. Ha avuto, tuttavia, nella sua vita di uomo giusto, molti più amici che avversari. Resta ancora nella memoria e nell’affetto dei suoi concittadini e di quanti lo conobbero, non solo per lo spirito filantropico e la lungimiranza d’economista con i quali incentivò e sostenne le attività lavorative di tanti (le giovani leve, in particolare), ma anche per essere stato il presidente del Torremaggiore Calcio negli anni cinquanta quando la nostra squadra rosso-blu arrivò in IV serie (l’odierna Serie C1). Dedito da sempre allo sport, egli stesso, peraltro, in gioventù, vi aveva giocato nel ruolo di portiere. Ricoprì la carica di presidente nel 1981 dell’USL (Unità Sanitaria Locale) FG/1: ne gettò le basi, ne fondò la sede e la dotò, di una Scuola Infermieri Professionali. Torremaggiore gli ha intitolato una strada nella Zona PIP/Artigianale. Fu insignito delle onorificenze di Cavaliere della Repubblica e, poi, di Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. E’ deceduto il 30 maggio 2001 ed è sepolto nel Cimitero Monumentale di Torremaggiore.