[three_fourth]A perenne ricordo di uno dei suoi figli più illustri ricordiamo oggi a 34 anni dalla sua scomparsa il noto storico ed archivista benedettino nato a Torremaggiore il 12 ottobre del 1895 nella persona di Don Tommaso Leccisotti, deceduto e sepolto presso l’Abbazia di Montecassino (FR)il 3 gennaio 1982.
Don Tommaso Leccisotti (Torremaggiore, 12 ottobre 1895 – Montecassino, 3 gennaio 1982) Padre benedettino, nato a Torremaggiore il 12 ottobre 1895 e morto a Montecassino il 3 gennaio 1982. Don Tommaso, al secolo Domenico Leccisotti, era il primogenito di dieci figli. E’ stato un presbitero, storico e archivista italiano.
Completate le scuole elementari a Torremaggiore, trascorse un anno presso il Collegio Massimo di Roma ed in seguito completò gli studi superiori presso il Collegio di Montecassino conseguendo la maturità classica presso il Liceo “Tulliano” di Arpino. Il 23 aprile 1915 fu chiamato alle armi: all’epoca i religiosi non erano esentati dal servizio militare. Dopo un corso alla Scuola Militare di Modena, venne inviato al fronte col grado di sottotenente di Fanteria. Congedato nel 1919, fu consacrato sacerdote nel 1922. Conseguì la laurea in Sacra Teologia nel 1924 presso il Collegio Internazionale di Sant’Anselmo in Roma e la laurea in Lettere nel 1925 presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Nel 1933, per un anno circa, fu collaboratore dell’Arcivescovo di Milano card. Ildefonso Schuster. Tornato a Montecassino, iniziò a tempo pieno la sua attività di storico, paleografo e bibliotecario. Salvò il prezioso patrimonio dell’Abbazia di Montecassino dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, facendolo dapprima trasportare a Roma e poi ricomporre dopo il conflitto nella sua sede naturale. Fondatore e direttore della rivista “Benedectina”, fu scrittore infaticabile di oltre 150 opere. Tra le sue opere si citano: “Le colonie Cassinesi in Capitanata”, “Codex Diplomaticus Caietanus”, “Montecassino” e “Il “Monasterium Terrae Maioris”, quest’ultimo, un tassello fondamentale della storia della nostra città. La Comunità di Torremaggiore gli ha dedicato un’ampia arteria viaria, che si raccorda con la strada provinciale per San Severo, un Centro Attività Culturali, che dal 1987 opera nel settore storico e culturale, una scuola cittadina d’Istruzione Superiore Secondaria di Secondo grado.
Tratto da Personalità Torremaggioresi – Torremaggiore.Com – Nota di Ciro Panzone