Nota di Filomena Cordone : SEL è qui per portare avanti la sfida del cambiamento!

Segue comunicato ufficiale della Sig.ra Filomena Cordone (segretario uscente di SEL Torremaggiore); la responsabilità del contenuto è ESCLUSIVAMENTE dell’autore. La Sig.ra Cordone ha traghettato il nuovo movimento locale di sinistra che fa riferimento a Nichi Vendola, dalla sua recente nascita (2009) al Congresso Cittadino che ha visto l’elezione del nuovo segretario Massimiliano Di Ianni in data 28 ottobre 2011.

FILOMENA CORDONE SEL TORREMAGGIORE

Riaprire la partita è stato lo slogan del Congresso fondativo di SEL a Firenze un anno fa.

Oggi tocca anche a noi di Torremaggiore di svolgere il nostro congresso cittadino dopo l’inizio di questa avventura di oltre due anni.Innanzitutto cos’è SEL:

SEL rappresenta un partito che raccoglie le idee di sinistra
In difesa
del lavoro
dell’ambiente
della pace in un mondo dominato dalla globalizzazione dei conflitti,
dello sfruttamento,
della violenza, della corruzione a vantaggio di una monopolizzazione capitalista e maschilista dei privilegi e degli sprechi.

SEL rappresenta una parte di quella sinistra cosiddetta extraparlamentare, non siamo presenti in Parlamento , mentre da oltre un anno siamo presenti in tante amministrazioni locali, provinciali e regionali. SEL è un partito nuovo che vuole farsi interprete del rinnovamento della politica e dell’Italia.
Un partito che vuole dare spazi di democrazia e partecipazione a tutti quelli che ne condividono le aspirazioni e le strategie nel rispetto delle regole e dell’onestà, della coerenza e della trasparenza, dell’attaccamento ai valori del lavoro, della Costituzione, della legalità . Con questo spirito si è collocato nel ns territorio, a Torremaggiore, sin dalle elezioni Europee del 2009 e ha aperto questa sede nell’autunno dello stesso anno. Ha rappresentato da subito una novità nel tessuto cittadino, ha iniziato la sua attività all’insegna della costruzione di un’alleanza di sinistra aperta alle forze positive del cambiamento. Ha agito da subito per superare le litigiosità presenti nel centro sinistra, le fratture, le personalizzazioni, ha cercato di dare impulso al cambiamento.Ha svolto un ruolo importante e non facile nelle passate elezioni regionali e comunali .Il nostro ruolo è stato di rappresentare il percorso ideale delle forze storiche della sinistra.Allo stesso tempo, un ruolo di rinnovamento:delle idee, delle pratiche e delle modalità di fare politica, del rinnovamento della classe politica.

Rinnovamento delle idee, perché se la storia della sinistra ci offre una base forte e caratterizzata da una purezza di ideali di uguaglianza e democrazia, allo stesso tempo questa stessa storia ci chiede di adeguarci alle nuove sfide poste dalla società globale, dal quadro politico nazionale, dalle molte esigenze locali, del territorio, di TORREMAGGIORE.

Rinnovamento delle pratiche, per una politica trasparente, pulita, PARTECIPATA !!! Dove la politica è al servizio dei cittadini e non i cittadini al servizio della politica!!!

Rinnovamento della classe politica, per una amministrazione che non fosse fatta dalla solite vecchie facce!!! Per una amministrazione che i includesse donne e uomini, giovani … che sono la forza del nostro futuro, abbiamo guardato alla società civile che è la linfa vitale del territorio.

Abbiamo sostenuto Vendola alla regione; Nichi Vendola che ha avviato pratiche di buona politica per i giovani, l’ambiente, lo sviluppo locale nella regione Puglia. Nichi Vendola, simbolo di una diversità positiva, simbolo di un popolo, QUELLO PUGLIESE, che vuole e che può contare sempre di più nel destino di rinnovamento dell’ Italia.

Al Comune, la nostra proposta insieme al candidato Enzo Ciancio, si è basata sul bisogno di trasparenza, di partecipazione, di sviluppo. Uno sviluppo sostenibile, sul piano etico, sul piano sociale e civile, sul piano ambientale.Abbiamo raccolto la sfida di presentarci, nonostante tanti dubbi e resistenze, con una nostra proposta e una nostra lista per rinnovare dal basso il contenuto dell’attività amministrativa.Abbiamo gridato di voler spazzare via il clientelismo, il particolarismo che negli ultimi anni hanno infettato Torremaggiore come un morbo letale che ha bloccato la crescita del nostro territorio ed ha inibito e frustrato le ENERGIE BUONE della nostra terra!!!

Volevamo un’ amministrazione pluralista, inclusiva, che si impegnasse per
– il lavoro
– per mantenere qui e far rientrare le nostre forze migliori, i giovani
– per lo sviluppo

Per un’ amministrazione che fosse in grado di attrarre e far fruttare i Fondi Europei, gli Investimenti Pubblici e Privati,che fosse in grado di garantire servizi efficaci, efficienti ed equi PER TUTTI in grado di VALORIZZARE e concedere opportunità alle forze migliori del nostro territorio.

Un’ amministrazione per la quale LA CULTURA non fosse uno spot elettorale o l’occasione per inutili inaugurazioni … ma per la la quale LA CULTURA fosse una parola d’ordine, un imperativo categorico morale !!!( quante antipatie mi sono tirata addosso per i richiami alla cultura, evidente se c’è paura di cultura è perché si fa poca cultura, perché i paesi e i giovani non possono educarsi se non ci sono biblioteche, museo da guardare e studiare, iniziative che aprono la mente e la conoscenza)

Sinistra Ecologia e Libertà ha avuto il coraggio di candidarsi sulla scena politica comunale di Torremaggiore ma non c’è stato il successo di una rappresentanza.Non abbiamo mantenuto lo splendido risultato ottenuto alle regionali, non è scattato il seggio in Consiglio Comunale.SEL è un soggetto politico nuovo a Torremaggiore e forse la sua proposta di cambiamento e rinnovamento della gestione amministrativa non è stata convincente. Sono stati confermati molti dei vecchi consiglieri uscenti. Altri giovani … Avevamo promesso impegno legalità trasparenza, non è bastato.

Ciò nonostante, senza arrenderci, abbiamo fatto pesare la nostra presenza con proposte, idee, riunioni del centro sinistra, critiche costruttive all’immobilismo di un’amministrazione nata con un grave handicap e gestita con improvvisazione e a volte incapacità.Entriamo del dolore forte che attraversato il Circolo SEL.All’interno del Circolo è prevalso lo scetticismo sulla linea portata avanti:alcuni compagni hanno smesso di frequentare, altri sono rimasti nell’indifferenza, altri hanno partecipato a tutte le scelte ( penso a Massimo, a Fathia, a Peppino, a Luigi, a Francesco, a Paolo, a volte Stefania, qualche volta Simonetta e Denise, mi scusino i compagni che non cito) altri hanno preferito stare a guardare. L’ex Sindaco ha gestito i rapporti politici escludendo man mano i partiti e usando di volta in volta le persone singole, per accaparrarsi il consenso ( anche dicendo bugie ) e la credibilità che non poteva avere perché non aveva la forza dei numeri e la forza personale. Ha insinuato il dubbio, ha spaccato i partiti, non ha risolto un solo problema e quando ci ha privato ha fatto pasticci. Ha promesso assessori per un anno, ha tentato di convincere SEL ad ampliare l’alleanza con il centro destra da programmatica a politica. E’ vero, nel Circolo era prevalso il parere di credergli che avrebbe dato un assessore a SEL. Ma si trattava di fare il patto con il diavolo. Servirsi del consenso di SEL per giustificare un’alleanza con il centro-destra.
Io non ho abboccato e mi sono messa di traverso, nel senso che non ho impedito che questa promessa andasse avanti, ma non ho incoraggiato questa falsità.

Ma torniamo all’azione politica del Circolo.Questo Coordinamento ha agito in perfetto sincronismo e sintonia con le scelte di SEL a livello nazionale, regionale e provinciale. Abbiamo messo in campo tutte le iniziative di visibilità del nostro pensiero politico. I grandi appuntamenti: Le Donne, il lavoro, la sanità.

I Referendum sui beni pubblici (no alla privatizzazione dell’acqua pubblica, no all’energia nucleare, no al legittimo impedimento . Siamo stati i promotori di comitati locali che hanno coinvolto tutti i partiti del centro sinistra, i sindacati, le associazioni del territorio, la società civile, la Chiesa con le Parrocchie, le associazioni di volontariato, abbiamo chiamato e ospitato iniziative con personalità importanti: Monsignor Luis Infanti De la Mora, vescovo di Aysén, in Patagonia, per la discussione sulla lettera pastorale, nonché saggio teologico-scientifico, intitolata Dacci oggi la nostra acqua quotidiana”.
La professoressa Elena Sassi dell’Univ. di Napoli, Il nostro comp. Leo Soldo- Dirigente Scolastatico- responsabile del Comitato No al Nucleare, I Dirigenti prov.li e naz.li delle ACLI.

Abbiamo fatto un’ottima campagna referendaria, simbolo di civiltà e difesa DEI BENI COMUNI Dicevo prima la manifestazione delle Donne. Abbiamo organizzato il Comitato Se non ora quando? Per dire no all’abuso del corpo delle donne e per affermare la dignità delle donne. Abbiamo avuto il coraggio di essere in piazza con proposte e testimonianze, in modo unitario, come le donne soprattutto sanno fare.
Il Comitato continua la sua vita e la sua attività. E’ stato elaborato un questionario da distribuire nelle scuole e nei luoghi di lavorio e fra le casalinghe per capire e monitorare il pensiero e le aspettative delle donne di Torremaggiore. Il Comitato sta TUTTORA lavorando per una rete delle donne per la rivoluzione gentile, in perfetta sintonia con la linea di SEL , per costruire rapporti organizzativi fra le donne , i movimenti e i partiti anche in vista delle prossime elezioni.
Abbiamo bisogno di valorizzare le donne, di sostenere la necessità del lavoro e della imprenditoria femminile, di costruire una rete di servizi sociali per il benessere e la dignità delle donne e degli uomini e quindi delle famiglie . Abbiamo bisogno della presenza delle donne nelle Istituzioni e nei luoghi del potere, perché esse sono portatrici di una visione globale della vita, dei diritti e dei bisogni.
Negli ultimi anni le donne erano diventate quasi mute, dopo le grandi battaglie degli anni 70 e 80.
Le donne non solo per il 50% non lavorano e non accedono a posti importanti, ma stanno rinunciando a cercare un lavoro.
Oggi devono tornare ad indignarsi di fronte alla cultura imperante della mercificazione del corpo delle donne, di fronte al linguaggio triviale e sessista, di fronte all’arretramento culturale che si manifesta nella società, nei luoghi della politica, nella scuola. La scuola e l’università oggi distrutti dalla riforma Gelmini che taglia e impedisce alla scuola pubblica di svolgere il suo ruolo. Abbiamo lavorato con le donne extracomunitarie per l’accoglienza, la costruzione di scambi interculturali e per dare risposte ai loro bisogni. Le donne di SEL sono state tutte coinvolte, alcune presenti, altre assenti per propria scelta, ma l’attività va avanti. Abbiamo lavorato con grande sofferenza personale per i problemi della sanità, per le conseguenze della chiusura dell’Ospedale e da un anno anche del Punto di Primo Intervento.
Tanti si dell’assessore Fiore , tanti No del direttore sanitario Castrignano. Ho posto il problema a livello regionale. Ma chi comanda la nostra sanità? La regione o i potentati locali?. Questo è un terreno scivoloso, oscuro, mi assumo la responsabilità di quello che dico. C’è una gestione periferica della sanità di basso livello clientelare e geopolitico. Ci sono interessi contrastanti che si realizzano a spese dei servizi e della povera gente. SEL governa la sanità e la regione insieme agli altri, ma SEL questo non dovrebbe permetterlo sia quando le responsabilità sono sue, sia quando sono degli altri. Nell’ex ospedale San Giacomo continuano i lavori di miglioramento delle strutture, si continua a investire in appalti, ma con quali benefici per la popolazione? Perché non si apre l’Hospice, perché si permette il sottofunzionamento di ciò che rimane?
Invito anche il comp. Rizzi, come faccio da sempre nelle riunioni della Segreteria prov.le ) a prendere in considerazione la necessità di avere un incontro con Fiore o con i suoi collaboratori regionali più stretti, per fare il punto su Torremaggiore e dare una svolta a questo immobilismo sul quale pagheremo in termini di sofferenza della popolazione e in termini elettorali. Venissero a spiegarci le ragioni e a darci i tempi della riconversione. Sono pronta a dare battaglia su questo terreno a rischio di continuare a farmi tanti nemici. Sono per i rapporti giusti e per lo smantellamento delle clientele nella sanità a partire dalle internalizzazioni. Queste sono una importante conquista dei lavoratori e vanno difese, ma attenzione a non farne un terreno di scambio e di nuovo caporalato. Torno alle attività fatte.
Abbiamo inaugurato la Fabbrica di Nichi per aprirci alla presenza di altri simpatizzanti che vogliano condividere con noi percorsi di legalità e azioni di buon governo. Abbiamo puntato sul problema dei rifiuti e sulla raccolta differenziata attraverso la quale passa la civiltà futura di questo paese, sporco e diseducato al rispetto dell’ambiente. Tante altre iniziative erano in cantiere ma mi è stato chiesto di bloccare le iniziative, troppo protagonismo personale?. Le iniziative sono di tutti. Così come le feste di Partito che possono essere un investimento di visibilità e crescita politica se tutti collaborano a realizzarle. Ma c’è stata la paura a continuare.

Inoltre, abbiamo promosso il Comitato di raccolta delle firme contro la cosiddetta legge Porcellum. Torremaggiore ha raccolto circa 1.000 firme con il Comitato con i banchetti in Piazza. Di quelle firme 250 sono state raccolte da SEL e consegnate a SEL. Il lavoro unitario è importante per stabilire unità di intenti e di programmazione. Questo si chiama lavoro politico, si chiama orientamento, si chiama visibilità, desiderio di essere presenti, di suggerire, di costruire rapporti unitari, di guardare e valorizzare le energie proprie e quelle della società civile. Puntiamo tutti sulle virtù civiche, connettiamo i bisogni tra di loro, ascoltiamo i disagi, cerchiamo insieme le risposte : penso sia questo lo spirito da costruire.

Mi avvio a concludere: i risultati delle ultime elezioni amministrative ci dicono che in Italia c’è un bisogno disperato di alternativa, bisogna ricostruire un vocabolario e una narrazione dell’alternativa e qui abbiamo cominciato a farlo. Dobbiamo però essere molto attenti a leggere tutti i segnali di crisi nel blocco di consenso politico del centrodestra; ogni crepa, ogni smagliatura che si apre nel racconto berlusconiano deve diventare per noi una finestra per guardare dall’altra parte, noi dobbiamo intercettare settori di opinione pubblica che sono ormai largamente disincantati dall’affabulazione berlusconiana che non convince più.

Siamo davanti alla putrefazione della seconda Repubblica

Abbiamo la necessità assoluta di costruire un’operazione di igiene politico-istituzionale, dobbiamo congedarci dal berlusconismo, voltare pagina”.Penso che una situazione che si incancrenisce sia la soluzione peggiore’. Quindi la posizione di Sel è quella che auspica ‘elezioni subito’ per ‘non far continuare a pagare la crisi al Paese e ai lavoratori. Siamo al punto più’ buio della notte berlusconiana e noi dobbiamo cercare di guadagnare quanto prima l’alba.

Così pure a livello locale:
abbiamo a breve le elezioni comunali: dobbiamo costruire un progetto di alleanza e percorso comune con i partiti del centro sinistra per vincere le elezioni e cambiare questa Città e questo territorio.
Per dirla con Vendola”La formula magica che si vincono le elezioni pescando al centro, non funziona più: i moderati hanno perso il loro peso. Quella che era la rappresentazione politica della cultura del ceto medio ha conosciuto uno stop drammatico alle proprie capacità di crescita e sente il vento della povertà”
Allora, occorre un’alternativa di pensiero e di metodi partendo dalle forze di sinistra.
Aprire un cantiere di idee, di progettualità

COSA VOGLIAMO FARE DI QUESTA CITTA’

Pensiamo al decoro, alla pulizia, alla bellezza delle case e del territorio e dell’ambiente, pensiamo ai servizi sempre più ristretti, pensiamo al superamento del degrado edilizio e civile, pensiamo al lavoro e all’agricoltura che soffre e non riesce più ad essere volano della nostra economia, pensiamo anche con coraggio all’agricoltura che non si è rinnovata e spesso ha offeso l’ambiente e la produzione, pensiamo all’artigianato, agli insediamenti produttivi, allo sviluppo del PIP e all’insediamento di piccole imprese che diano lavoro. Solo Idee sulle quali costruire un programma unitario.
Dopo la caduta dell’amministrazione Ciancio, questo Coordinamento ha fatto un comunicato con il quale si apriva alle forze politiche per la preparazione di un programma e di un percorso da costruire.
Era già estate inoltrata, il sole ci ha abbagliato. Il Circolo si è desertificato, attorno a me il nulla.
Ora però occorre ripartire , siamo tanto in ritardo sui programmai e troppo avanti sulle dicerie, sui nomi possibili per le candidature, sulle discussione oziose sulle rotture a destra e a sinistra.
Smettiamola di fare bassa politica. Uniamo le forze di sinistra e facciamo un programma condiviso. Prima i punti del programma, poi i nomi dei candidati sindaco. Prima la chiarezza su cui costruire il futuro della Città e non partire dai poteri personali. Staniamo chi si muove nel torpido. Entro Natale dobbiamo avere il programma e le candidature e possibilmente i criteri per scegliere la squadra.

Per fare tutto questo non possiamo accontentarci di un seggio elettorale. Dobbiamo far funzionare il circolo e dargli vita politica non solo sotto le elezioni, ma sempre per far maturare le sensibilità e costruire i rapporti politici all’insegna della coerenza, della onestà intellettuale, della trasparenza e non dell’inciucio e anche della somma dei numeri. Si governa con i numeri se dietro ai numeri ci sono le idee e il coraggio di mantenere rapporti unitari e di onestà .Si parla a sproposito di una spaccatura in SEL. Tranquilli, nessuna spaccatura per la gioia degli altri. Non offriamo il fianco a chi vorrebbe che la nostra esperienza finisca male. A chi vuole indebolire la nostra immagine.

Facciamo questo Congresso perché dopo quelli Prov.le, Nazionale, Reg.le era giusto che si facesse per dare agli iscritti l’opportunità di scegliere un nuovo coordinamento. E’ il gioco della democrazia interna ai partiti e non possiamo sottrarci a questo.Voglio ringraziare di cuore tutti i compagni che hanno lavorato insieme a me in questi due anni, un lavoro volontario , prezioso che può farci crescere e vincere.

La nostra, è una proposta che affonda le radici nelle idee di sinistra del passato volgendo fieramente lo sguardo verso il futuro !!!

SEL è qui per il cambiamento !!!

SEL è qui per portare avanti la sfida!!!

FILOMENA CORDONE