Workshop Oliva Alta Daunia DOP qualità e strategie di mercato per la Peranzana: se ne parla il 29 novembre 2024 al Castello Ducale De Sangro di Torremaggiore a partire dalle ore 18

Il workshop promosso dall’OP Peranzana Alta Daunia, in programma il 29 novembre, intende concentrare l’attenzione sullo stato di salute della filiera olivicola-olearia dell’alta Daunia, soprattutto dopo una seconda un’annata produttiva anomala che ha registrato prezzi di mercato in rialzo, ancora una volta inaspettati. Il Territorio, infatti, subisce da sempre i noti fenomeni di “speculazione commerciale” con un valore aggiunto spesso appannaggio delle imprese del centro nord. Il comparto dell’oliva da mensa in Italia non registra produzioni elevate (circa 80 mila t/anno) e da sempre è importatrice netta. Tuttavia, presenta potenzialità di crescita importanti grazie alle peculiarità distintive delle sue varietà che si prestano a soddisfare un ampio ventaglio di gusti e occasioni di consumo, con valori strettamente legati alla tipicità dei territori e alle tradizioni locali nonché all’elevate proprietà salutistico-nutrizionali. Per superare le criticità strutturali di un Paese “non più leader” e liberare le potenzialità economiche del settore, sarebbe opportuno che, nell’atteso Piano Olivicolo Nazionale, si persegui una strategia integrata, con un programma di sviluppo organico che possa fare leva sulle identità rafforzare la competitività delle imprese e qualificare le professionalità attraverso l’alta formazione. Inoltre, migliorare la qualità, comunicare i caratteri distintivi dei prodotti, potenziare il ricorso alle certificazioni internazionali, alle protezioni di origine e all’analisi sensoriale, sono strumenti da considerare nei programmi e nelle agende delle OP e delle istituzioni nell’immediato futuro, se intendiamo garantire le condizioni per una crescita della redditività del settore e dell’immagine italiana nei mercati competitivi. Negli ultimi anni si assiste ad un progressivo interesse dei mercati di nicchia, riferimento in cui la Peranzana dell’Alta Daunia può ottenere riscontri positivi grazie al binomio sinergico “oliva – olio” su un programma di valorizzazione che si intende condividere con il maggior numero di aziende olivicole, confezionatori e trasformatori». In futuro, pertanto, si rende necessario puntare su una efficace programmazione funzionale ad un
processo di concentrazione delle produzioni in grado di rafforzare il sistema della cooperazione quale strumento alternativo per la tutela della redditività dell’intera filiera. Il brand oliva “Peranzana” rappresenta ormai un riferimento per il territorio nazionale e grazie alle sue riconosciute qualità merceologico – sensoriali fa registrare una progressiva crescita nel trend delle vendite. L’oliva presenta “peculiarità distintive” grazie alla forte emanazione del suo territorio, storicamente vocato, a cui si sta lavorando per rafforzare un’immagine e un’idea imprenditoriale vincente. Una “vision integrata” intesa come costruzione di un’identità territoriale-branding da consolidare soprattutto attraverso la crescita della competitività delle imprese nei mercati internazionali.

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In tal senso, l’OP sostiene con determinazione il programma di miglioramento qualitativo della
nostra varietà a duplice attitudine, promosso da tempo dal Consorzio Peranzana Alta Daunia, anche
grazie alla richiesta di riconoscimento della Dop con la menzione “Alta Daunia” come strumento
strategico per offrire una ulteriore opportunità di crescita al sistema di imprese. Questo può
rappresentare per l’intero territorio l’inizio di un percorso in grado di legittimare la qualità
organolettica e nutrizionale di una cultivar che si pregia di un processo produttivo al naturale (in
salamoia) molto apprezzato dai mercati, come ricorda la Senatrice Naturale, che ha supportato
dall’inizio questa progettualità e sempre attenta alle diverse criticità del comparto. Previsti gli interventi di Nazzario D’Errico (OP Peranzana AD), Giuseppe Lipartiti (Consorzio Alta Daunia Peranzana), Stefano Caroli (AFP), Paolo Mariani (UNAPOL), Michele Clemente (Consorzio Olio DOP Dauno), Francesco Candi (OP COPROM Lazio), Pietro Leone (Oleificio Cericola), Angelo Petolicchio (OP Terre Picentine Campania) e Salvatore Germinara (Dipartimento DAFNE Università di Foggia) che relazionerà sull’andamento dello stato fitosanitario delle produzioni olivicole dell’annata. Chiuderà l‘incontro la senatrice Gisella Naturale (vicepresidente 9ª Commissione Agricoltura, Att. Produttive, Turismo); modera il giornalista Antonio D’Amico.