” Uomo dalla personalità multiforme, chirurgo abilissimo, dinamico realizzatore, era dotato di un acuto senso critico, tanto al letto dell’ammalato, quanto nella vita. Portato alla sintesi in ogni forma di pensiero, non rifuggiva dalla polemica, sino alla pungente, ma non astosa, ironia, sorridendo, alla fine, degli altrui difetti, ma anche assai poco concedendo all’indulgenza verso se stesso. Le sue doti pratiche risaltavano particolarmente nella sala operatoria e nelle originali lezioni universitarie, nelle quali rifuggiva dalla facile accademia, ma anche in ogni atto della vita, secondo uno stile personale, inconfondibile. ”
Fonte: Delitala Francesco – Dizionario Biografico Treccani
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Il 22 novembre 2024 ricorre il 43° anniversario della morte del Prof. Salvatore Ciaccia, avvenuta il 22 novembre 1981 presso l’Unità Coronarica (U.T.I.C.) dello storico Ospedale San Giacomo di Torremaggiore. Non tutti sanno che fu lui il primo Direttore e primario chirurgo-ortopedico del San Giacomo. Il nosocomio venne inaugurato il 24 maggio 1935 in piena epoca fascista; in quegli anni il regime si impegnò a rendere capillare in tutto il territorio nazionale l’assistenza sanitaria. Affinchè il ricordo sia sempre vivo, commemoriamo questo nostro concittadino illustre ma poco conosciuto soprattutto dalle giovani generazioni e mai valorizzato dalle istituzioni locali, provinciali e regionali. All’interno dell’ ex nosocomio San Giacomo ( oggi PTA – Presidio Territoriale di Assistenza ) non è presente alcun ricordo fotografico di questo immenso professionista.
CHI ERA IL PROF. SALVATORE CIACCIA – Il Prof. Salvatore Ciaccia nacque a Torremaggiore il 27 giugno 1895 . Si laureò presso la Regia Università di Napoli il 22 luglio 1920 con il massimo punteggio e lode. Fino al 1927 fu assistente effettivo e dopo straordinario dell’Ospedale Civile dei SS. Giovanni e Paolo a Venezia presso la Prima Divisione Chirurgica e Ortopedica Infantile diretta dal famoso Prof. Francesco Delitala ( si formò al Rizzoli di Bologna) e divenne sui guida anche presso la Scuola Minich di Venezia. Come borsista andòa perfezionare le sue competenze anche a Vienna e si occupò rientrato in Italia dello studio della chirurgia infantile, dell’ortopedia e della traumatologia. Fu altresì libero docente presso l’Università degli Studi di Bari dal 1931 e Primario , nelle stesse branche, negli Ospedali Riuniti di Foggia oltre che Direttore dell’Ospedale San Giacomo di Torremaggiore.
Il Prof. Ciaccia era presente anche nel direttivo, nel ruolo di consigliere, a partire dal 1955 nella S.O.T.I.M.I. (Società di Ortopedia e Traumatologia dell’Italia Meridionale ed Insulare). Fu altresì socio di varie società scientifiche italiane ed estere, scrisse molteplici pubblicazioni di notevole valore scientifico-ortopedico sul trattamento del piede cavo, della lussazione della spalla e sulle protesizzazioni. Ha pubblicato trentadue studi ed ha realizzato venti comunicazioni ai Congressi ed alle Riunioni Scientifiche. Il prestigio del San Giacomo andò lentamente a crearsi grazie all’impulso del Prof. Salvatore Ciaccia anche nel dopoguerra e a seguire negli anni Cinquanta e Sessanta. Successivamente sarà spacchettata la funzione di Primario Chirurgo e di Direttore Sanitario. Morì il 22 novembre 1981 a 86 anni presso l’Unità Coronarica dello storico Ospedale San Giacomo di Torremaggiore, ed è sepolto nella tomba di famiglia presso il Cimitero Monumentale di Torremaggiore. Una delle vecchie sale operatorie presenti al San Giacomo era intitolata al Ciaccia ( purtroppo non più in funzione dal 2010 a causa delle chiusura del San Giacomo come stabilimento ospedaliero decisa dalla Regione Puglia con deliberazione n° 1791 del 15/12/2010 insieme ai nosocomi di San Marco in Lamis e Monte S. Angelo). Il Reparto di Ortopedia e Traumatologia Universitaria degli Ospedali Riuniti di Foggia è intitolato al nostro concittadino illustre. Il consiglio comunale torremaggiorese dopo il suo decesso ha intitolato al prof. Ciaccia la strada antistante il San Giacomo. La locale sezione AVIS nata nel 1989 a Torremaggiore porta il suo nome. Ma resta ancora tanto da fare per dare la giusta visibilità ad un immenso professionista che dal niente ha creato tutto ciò che serviva per le esigenze sanitarie della collettività. La riconoscenza per questi illustri figli quando sarà avviata?
Michele Antonucci
22 NOVEMBRE 1981 : QUARANTADUE ANNI FA LA DIPARTITA DEL FONDATORE DELL’OSPEDALE SAN GIACOMO PROF SALVATORE CIACCIA. IL RICORDO DEGLI ULTIMI GIORNI DI VITA A CURA DEL PROF MICHELE PIANCONE CHE ALL’EPOCA ERA IL PRIMARIO DI MEDICINA INTERNA,CARDIOLOGIA E UNITÀ CORONARICA DEL SAN GIACOMO
Diversi anni dopo fu colpito da infarto miocardico e si ricoverò nella Unità Coronarica del nostro Ospedale dove trascorse gli ultimi giorni della sua vita. Quando si era sentito male ero andato a visitarlo nella sua casa di Contrada Cisterna e per la gravità delle condizioni ne avevo disposto il ricovero. In quella Sala, durante la degenza, ebbe la gioia di ricevere la visita dei suoi antichi allievi, da Bancale, che gli era subentrato nella conduzione del reparto Ortopedia da lui fondato e per tanti anni diretto a Foggia, a Di Battista di Torremaggiore, all’epoca Primario ortopedico a San Severo. Taciturno, come era nel suo stile, osservava quel reparto mai visto prima. Il suo Ospedale era cambiato profondamente. Le suore erano state sostituite dagli infermieri professionali. Tra i medici della Cardiologia c’erano due donne e per la sua mentalità le donne, in genere, potevano fare al massimo le infermiere o le ostetriche o le suore o le pulizie… Si adeguò rapidamente ma non lo si sentì mai pronunciare la parola dottoressa. Passò a miglior vita alle prime luci dell’alba del 22 novembre 1981 all’età di 86 anni. Di buon mattino, com’era nelle sue abitudini. Come quando si recava prima in campagna e poi inOspedale per operare. Non ci fu nulla da fare: una improvvisa nuova crisi mise fine alla sua esistenza. Torremaggiore perdeva il suo medico più illustre e l’Ortopedia italiana uno dei suoi più valorosi pionieri. Allorché gli presi istintivamente il polso, la sua mano era gelida. Per un istante la mia mente si tuffò nel passato quando l’ortopedico famoso, il mito, attraversava con la sua Lancia Aurelia il viale della pineta per recarsi in Ospedale. Quante volte quella presenza aveva conquistato la mia attenzione di ragazzo attratto dalla Medicina che, vedendolo passare, smetteva di giocare a pallone e si mescolava coi parenti degli operati per entrare in Ospedale ad osservarlo. Quanti malati quelle mani, ora fredde e immobili, avevano salvato quando il “San Giacomo” era ancora un vecchio convento adattato a luogo di ricovero e lui un giovane medico rispettato e temuto. Non riuscivo a distaccarmi. Nei giorni che seguirono spesso pensai ai tanti momenti piacevoli passati con lui, ai suoi racconti del periodo veneziano, alle battute piccanti del suo repertorio. Pur appartenendo ad epoche diverse c’erano alcune analogie nella nostra storia di medici. Anche io, come lui, avevo lasciato un ospedale importante per restare nel piccolo Ospedale del mio paese e, come era stato per lui con l’Ortopedia, anche io avevo dato vita ad un reparto inesistente dalle nostre parti, la Cardiologia.
Tratto da – Il Professore Salvatore CIACCIA chirurgo abile e prudente, ottimo clinico, galantuomo.
Scarica in pdf il ricordo del Prof. Salvatore Ciaccia realizzato dal Primario emerito di Medicina del San Giacomo (1972-1998) Prof. R.M. Piancone
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I locali dell’UTIC nel San Giacomo dove è deceduto il suo fondatore Prof Salvatore Ciaccia il 22 novembre 1981, oggi adibiti a postazione della Continuità Assistenziale ( ex Guardia Medica) – www.torremaggiore.com