Il comparto dell’Emergenza Urgenza Territoriale nella Regione Puglia sconta da svariati anni una mancata programmazione ed una gestione non strutturale e definitiva per affrontare la carenza dei medici che è risaputa da tempo. Poco prima di ogni estate si parla della carenza dei medici dell’Emergenza Territoriale sul Gargano e nell’Alta Puglia ma poco si fa durante l’anno per gestire questa criticità. Non occorrono opzioni per tamponare ma vere soluzioni di medio/lungo termine e di ampio respiro. L’orografia della Capitanata merita altre considerazioni e si necessita di un provvedimento straordinario per assumere medici nell’intero comparto dell’Emergenza Urgenza nell’ASL FG ed in generale in tutta la Puglia. In Capitanata i cinque Punti di Primo Intervento ( oggi chiamate PFM – Postazioni Fisse Medicalizzate) di Torremaggiore, Vieste, Vico del Gargano, Monte S.Angelo e San Marco in Lamis svolgono un grande ruolo di filtro dei Pronto Soccorso ospedalieri ma stanno tutti per avere serie difficoltà poiché la mancanza di medici compromette la qualità dell’erogazione del servizio pubblico all’utenza. Già questi territori hanno subìto ingiustamente la chiusura delle loro strutture ospedaliere ( Torremaggiore, San Marco in Lamis e Monte S.Angelo) il 15-12-2010 con la Deliberazione 1791 della Regione Puglia e ad oggi poco è stato fatto per potenziare la medicina territoriale. I Pronto Soccorso degli Ospedali ASL FG ovvero San Severo, Cerignola e Manfredonia sono al collasso poiché i medici che sono rimasti fanno turni massacranti e non si provvede ad assumerne altri. Senza il Pronto Soccorso dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Fg) e quello del Policlinico Riuniti di Foggia la situazione sarebbe stata da quarto mondo per l’intera utenza provinciale.

La carenza di medici nel comparto Emergenza Urgenza Territoriale inevitabilmente finisce per ripercuotersi anche sull’utilizzo delle automediche e delle ambulanze del 118 “Mike” (con medico a bordo), in deficit sul territorio pugliese poiché anch’esse limitate dalla carenza del personale necessario a coprire tutti i turni nelle 24 ore. I medici in convenzione continuano a subire una condizione di precarietà che non è più tollerabile e l’inadeguatezza degli organici li costringe a lavorare con turni massacranti e con scarse tutele. La PFM di Torremaggiore ha la gestione diretta di un bacino di utenza di trentacinquemila persone e decongestiona da sempre il Pronto Soccorso dell’Ospedale Teresa Masselli Mascia di San Severo. In termini prestazionali è da sempre il primo in termini quantitativi in tutta la Capitanata. Seguono le PPFMM di Vieste, Vico del Gargano, Monte S.Angelo e San Marco in Lamis. Ad oggi Torremaggiore ha all’attivo un consuntivo di 1.300 prestazioni e il Pronto Soccorso di San Severo nello stesso periodo ne ha effettuate 4.300.

La Postazione Fissa Medicalizzata (ex Punto di Primo Intervento Territoriale) di Torremaggiore ubicata nel PTA Nicola Bellantuono ( ex Ospedale San Giacomo) è retta nella effettività dall’inizio di questo mese solo da due medici rispetto ai cinque previsti da pianta organica. Dal 1 marzo 2024 la PFM di Torremaggiore quando i turni medici non sono coperti la postazione resta retta dall’infermiere. Lo scenario sarà uguale a breve anche alle PFM di Vico del Gargano e Vieste. La Regione Puglia, l’Assessorato alla Salute, il Dipartimento Salute della Regione Puglia devono con urgenza reclutare personale medico per queste strutture. La Regione deve dare strumenti operativi ed efficaci alle ASL per poter gestire questa drammatica ma prevedibile criticità. I medici di continuità assistenziale ed i neo-laureati semplicemente per un vizio contrattuale non possono essere impiegati in queste strutture. Auspichiamo pertanto un provvedimento straordinario per porre finalmente rimedio a questa criticità irrisolta che viene da lontano. L’intero direttivo civico del Comitato Salute delll’Alto Tavoliere della Puglia esprime pubblicamente ringraziamento a tutti gli operatori ed ai medici che stanno svolgendo turni massacranti per coprire i turni. Occorre una seria programmazione da parte della Regione Puglia ed anche un provvedimento straordinario per reclutare nuovi medici in questo comparto.

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