Il 29 novembre 2024 alle 9.30 a Torremaggiore presso l’Auditorium della Scuola San Giovanni Bosco ci sarà un evento artistico letterario da brani del libro Tupiriglio del Maestro Antonio Manzi con la regia del dott Walter Scudero

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(TMOL) Nella ricorrenza dei cento anni dalla nascita del maestro Alberto Manzi (1924-1997) indimenticato insegnante di Non è mai troppo tardi – l’ISTITUTO COMPRENSIVO DI ‘VIA SACCO E VANZETTI’
di Torremaggiore presenta, agli alunni di 4^ e 5^ scuola primaria e 1^ secondaria inferiore: reading artistico-letterario da brani del libro “TUPIRIGLIO” del maestro Antonio Manzi con Carlo Stella che interpreta Tupiriglio, Lucia Biasco che interpreta la mamma, Walter Scudero interpreta voce guida Regia di Walter Scudero. Appuntamento all’Auditorium del plesso scolastico San Giovanni Bosco il 29 novembre 2024 alle ore 9.30.

Ricorre, quest’anno, un secolo dalla nascita (3 novembre 1924) del maestro Al-berto Manzi. Romano d’origine, insegnante elementare e scrittore, il Manzi raggiunse grande notorietà come conduttore della trasmissione televisiva Non è mai troppo tardi, in onda tra il 1960 e il 1968, grazie alla quale quasi un milione e mezzo di italiani ottenne la licenza elementare, in un’epoca in cui l’analfabetismo aveva ancora un’importante diffusione. Il maestro teneva in tv delle vere e proprie lezioni di scuola primaria a distanza. Il suo pubblico e la sua immensa classe di alunni (gli spettatori televisivi), era composta da persone adulte che, praticamente, per età, avrebbero potuto essere i trisnonni e le trisnonne degli studenti della scuola primaria di oggi, e, il cui grado di analfabetismo era totale o comunque molto grave. Si trattava, per intenderci, di un corso di scuola serale. Le trasmissioni avvenivano durante il tardo pomeriggio, prima dell’ora della cena; Egli utilizzava un grosso blocco di carta montato su cavalletto sul quale, con un carboncino, scriveva lettere e parole semplici, accompagnate da un disegno di riferimento dalla grafica comprensibile e simpatica. In tal modo, chi seguiva le sue lezioni alla tv, copiava, sul proprio quaderno, ciò che vedeva e, pian piano, imparava a scrivere.

Come scrittore di libri per i ragazzi, la sua opera più famosa è Orzowei, pubblicata per la prima volta nel 1955, tradotta in oltre trenta lingue e trasposta in una cele-bre miniserie televisiva del 1977. Per la Casa Editrice Rizzoli sono stati editi anche altri libri di Manzi, tra cui: Grogh, storia di un castoro (‘Premio Collodi’ 1948) e Tupiriglio. Tupiriglio è un ragazzino un po’ tonto, lui si sforza, ci mette tutto l’impegno possibile ma non ce la fa, non ce la fa proprio a capire la sua mamma. Quando lei gli chiede di cuocere “due ceci”, lui ne prepara due di numero, facendola infuriare; quando lei gli dice di dare la mano a qualcuno, Tupiriglio pensa di doversi privare di una delle sue mani. E così, in vari episodi, si svolge un racconto assai divertente – nella tradizione del racconto popolare – il quale contiene una grande verità: spesso non sono i piccoli a non capirci, ma noi grandi a non farci comprendere.