(TMOL) In data 2 agosto 2006 alle ore 19.00 il Consiglio Comunale di Torremaggiore in seduta straordinaria pubblica di seconda convocazione si era riunito presso la Sala del Trono del Castello Ducale De Sangro per ratificare l’Accordo Comune – Ausl FG/1 del 7 giugno 2006. Si trattava nella sostanza della creazione di un Polo Oncologico con 64 posti letto con un investimento pubblico di 5 milioni di euro. La proposta venne sviluppata dal Direttore Generale dell’Ausl Fg/1 dott. Gaetano Fuiano e dal suo staff.
CHI ERA PRESENTE IN CONSIGLIO COMUNALE IL 2 AGOSTO 2006
Ecco i consiglieri presenti a questo consiglio monotematico: Di Pumpo Alcide, De Vita Leonardo, Nesta Giuseppe ( Presidente del Consiglio), Quaranta Enzo, Carone Raffaele, Marinelli Ennio, Marinelli Aurelio, Lamonica Michele, Terenzi Nicola, Cursio Natale, De Simone Matteo, Corleone Giuseppe, Monteleone Pasquale, Croce Paolo, Russo Salvatore, Antonucci Marcello, Garofalo Orazio, Leccisotti Luigi, Celeste Fontino, Marolla Matteo. Assente il consigliere comunale Antonio Virgilio. In aula erano presenti anche il Direttore Generale AUSL FG/1 dott. Gaetano Fuiano, gli Assessori comunali : Valerio Zifaro, Nicola Matarese, Anna Lamedica, Domenico Di Pumpo e i consiglieri regionali Dott. Dino Marino ( Presidente della Commissione Regionale Sanità) ed il Dott. Francesco Damone.
Il sindaco di Torremaggiore Alcide Di Pumpo nel suo primo intervento ringraziò il DG Fuiano per il suo progetto di rilancio della sanità pubblica al San Giacomo di Torremaggiore e pose il focus sul ruolo dell’ente comunale sulla concessione in comodato di alcuni locali del Palazzo Asilo Principe Michele De Sangro per dare attuazione al piano di ampliamento dei Servizi Sanitari. Questa ipotesi che era la più immediata realizzabile non escludeva l’ipotesi di poter utilizzare i locali del Palazzo di Giustizia di Via della Costituente nel momento in cui il Ministero della Giustizia avesse dato l’ok al suo completamento e ne programmava la cessione all’AUSL Fg/1 per concentrare buona parte dei servizi sanitari.
Il Direttore Generale dell’AUSL FG/1 nella persona del dott. Gaetano Fuiano aveva fatto presente al Sindaco di Torremaggiore il programma di attività ed investimento per l’Ospedale San Giacomo contenuto nel PAL ( Piano Attuativo Locale) per attivare nuovi servizi ospedalieri. Nella sostanza si prevedeva per Torremaggiore un investimento di 10 milioni di euro su 41 previsti per l’intero comprensorio. Di quella somma, quattro milioni erano stati già impegnati per la realizzazione di una palazzina; nei mesi successivi fu consegnata l’ala dei vani interrati destinati all’archivio. Era previsto altresì un servizio di medicina riabilitativa iperbarica. Nei mesi successivi era prevista la consegna dei lavori per la realizzazione dell’Hospice. Per la RSA pubblica già appaltata per 1,3 milioni di euro non si poteva procedere alla consegna dei lavori poichè mancava il titolo di proprietà in capo all’AUSL. Il DG Fuiano nel suo intervento fa presente che l’AUSL FG/1 proponeva al Consiglio Comunale per il San Giacomo un’area chirurgica ad indirizzo oncologico, un’area di anatomia patologica, un progetto per 64 posti letto da allocarsi in una nuova ala dell’Ospedale. Al servizio di RMN ( Risonanza Magnetica) presente ad intervalli di tempo vi era la prospettiva di un centro specialistico integrato con quello di San Severo. Con questo scenario il San Giacomo sarebbe stato blindato nel tempo.
INTERVENTI SALIENTI IN CONSIGLIO COMUNALE SU QUESTO TEMA – TRATTO DAGLI ATTI UFFICIALI
Il consigliere diessino di minoranza Enzo Quaranta nel suo intervento sostiene testualmente: pur condividendo la proposta tesa a rilanciare la sanità a Torremaggiore con questa ipotesi sollevata dal Dg Fuiano si ha l’impressione che il saldo per il Comune si chiuda con saldo negativo per l’Ente Comunale. Propongo di prevedere la contiguità dei Servizi Social Comunali e Servizi Socio-sanitari dell’AUSL allocandoli entrambi in una unica sede già individuata nell’ex Asilo De Sangro. Il consigliere Quaranta, a conclusione del proprio intervento, nel contestare alla maggioranza di non aver sollecitato un utile confronto con le forze di minoranza sul tema in esame ed auspicando per il futuro un maggiore dialogo democratico tra tutte le forze presenti in Consiglio Comunale preannuncia voto favorevole a nome del gruppo politico a cui appartiene, ovvero i DS ( Democratici di Sinistra).
Il capogruppo dei DS Enzo Quaranta nel 2006
– immagine repertorio www.torremaggiore.com –
Il sindaco centrista Alcide Di Pumpo replicò cosi ai diessini Marinelli e Quaranta: ” E’ mio intimo convincimento che le forze di minoranza vogliono fare solo populismo strumentalizzando un provvedimento che è stato preceduto da una discussione in seduta consiliare monotematica sulla quale le forze di minoranza si sono dichiarate sostanzialmente d’accordo con la proposta presentata dalla maggioranza in questo consiglio comunale. E’ quindi fuori luogo richiamare la maggioranza al coinvolgimento della minoranza”.
Al termine di tutta la discussione il consiglio comunale approvò con 19 voti favorevoli ( nel frattempo il consigliere Aurelio Marinelli era uscito dall’aula) la proposta dell’AUSL Fg/1 ed era stata inviata alla Regione Puglia per l’approvazione definitiva.
COSA E’ SUCCESSO DOPO QUESTO CONSIGLIO COMUNALE?
Nei mesi successivi fu revocato l’incarico al Direttore Generale Dott. Fuiano, e al termine del 2006 l’Ausl FG/1 è stata fusa con le altre Ausl della Capitanata dando forma all’ASL FG. La Regione Puglia ha successivamente dirottato questi fondi su altri interventi. La Nuova Dirigenza dell’ASL FG non ha più preso in considerazione questo progetto ed ha preferito salvaguardare la centralità solo della città di San Severo e dei suoi rappresentanti politici di ogni colore.
Il commento all’epoca del primo cittadino Alcide Di Pumpo dopo lo stop della Regione Puglia : ” Il progetto complessivo presentato in Consiglio Comunale era il frutto di molteplici incontri e proposte, da parte della Direzione Asl e della Amministrazione Comunale, con nuovi Servizi sanitari da realizzare e permute di locali necessari da ambo le parti e che hanno trovato definitiva approvazione in Consiglio. Un progetto che avrebbe dato enorme importanza e prestigio alla nostra Comunità , compreso il potenziamento dell’ospedale San Giacomo.”
OSPEDALE SAN GIACOMO – CONTESTO DI RIFERIMENTO – ANNI DUEMILA
Nel 2006 il San Giacomo era ancora classificato come stabilimento ospedaliero ed aveva 106 posti letto con i seguenti reparti attivi: Medicina, Chirurgia, Malattie Apparato Respiratorio/Pneumologia, Lungodegenza, Day Surgery, Pronto Soccorso, Laboratorio Analisi, Radiologia. Tra il 2002 ed il 2004 la Regione Puglia con il Governatore on. Raffaele Fitto dando attuazione al Decreto 504/92 e al D.L. 229/1999 della Ministra Rosy Bindi si trovò nella condizione di implementare queste riforme su scala regionale. Questa Riforma rafforzò l’evoluzione in senso aziendale imposto dall’Unione Europea dando pieno potere alle Regioni ed istituì i fondi integrativi sanitari per le prestazioni che superavano i livelli di assistenza garantiti dal SSN, vietati dalla legge del 1978. La Regione Puglia ha prima riconvertito il San Giacomo con il Piano Ospedaliero Fitto nel 2004 riducendo i quasi 200 posti letto a 106 posti letto ospedalieri e dopo ne ha decretato la chiusura decisa dal Governatore Vendola il 15/12/2010.
IL PROTOCOLLO ASL FG – COMUNE TORREMAGGIORE – DA NOSOCOMIO A PRESIDIO TERRITORIALE DI ASSISTENZA (PTA)
Il 25 marzo 2011 veniva sottoscritto tra il Comune di Torremaggiore e l’Asl Foggia dove si prevedevano le seguenti attivazioni: ( N.1 modulo di HOSPICE con 8 posti letto; N.2 moduli di R.S.A. (da 20 posti letto ciascuno, di cui uno dedicato ai malati di demenza di Alzheimer, N.1 Centro per l’Autismo; Day Service Chirurgico) e la conferma dei seguenti servizi ( Servizio Laboratorio di Analisi cliniche; Servizio di Radiologia; Punto di primo intervento, con l’attivazione di due posti letto per l’osservazione breve; Ambulatori specialistici di Distretto; Unità di degenza territoriale (UDT); N.1 modulo di Riabilitazione neuromotoria (ex art.26) da 20 posti letto; Istituzione della “Casa della Salute” ). Nel 2015 la Regione Puglia prevedeva con il RR n°14 del 5/06/2015 la conferma dei servizi presenti nel Protocollo ma si perdeva il modulo RSA dedicato ai malati di demenza di Alzheimer). Con il Regolamento Regionale 21 gennaio 2019 n°7 2019 la Regione Puglia targata Michele Emiliano e senza alcuna concertazione con il territorio taglia i PL da 54 a 40. Il Comitato Salute Alto Tavoliere che ha sede a Torremaggiore, nato a marzo 2018 per pressare le istituzioni per il ripristino della presenza medica al PPIT h24 ( servizio poi ripristinato in data 01/01/2019) ha denunciato pubblicamente attraverso sei interrogazioni in Regione e con ben quattro mozioni approvate all’unanimità dai consigli comunali di Torremaggiore, Castelnuovo della Daunia, Serracapriola e San Paolo di Civitate.
Ad oggi 24 maggio 2024 il San Giacomo è un PTA (Presidio Territoriale di Assistenza) con i reparti territoriali UDT/Ospedale di Comunità e Hospice ( sono presenti 17 posti letto territoriali sulla carta ma solo otto posti letto di Hospice sono attivi; dal 2019 l’UDT non ha ripreso la sua attività). Il Laboratorio Analisi è stato declassato a Centro Prelievi. L’ex Pronto Soccorso, è diventato prima PPIT (Punto di Primo Intervento Territoriale) ed ora si chiama PFM (postazione fissa medicalizzata ) e fa capo al Servizio Emergenza Urgenza Territoriale del 118 dell’Asl Fg. Nei locali dell’ex San Giacomo sono presenti anche due ambulanze del 118, di cui una medicalizzata (MIKE) ed una con infermiere team leader (INDIA). La RSA R1 prevista dal 2011 non si sa se e quando sarà attivata, sebbene sia stato approvato il finanziamento regionale di 1.791.000 euro. Il 30 luglio 2021 il PTA ha cambiato denominazione in Nicola Bellantuono ( Direttore Sanitario e Chirurgo del San Giacomo dal 1966 al 1992).
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