Riflessione pubblica di Lino Monteleone sul buio pesto persistente a cui è stata condannata una parte della città per sei giorni

Riceviamo e pubblichiamo nota del consigliere di opposizione Lino Monteleone: la responsabilità del contenuto è esclusivamente dell’autore

Quella della foto non è l’aurora boreale di cui pure si è potuto godere della vista in Italia.Non si tratta nemmeno della notte di San Lorenzo, per cui si favorirebbe la vista del cielo stellato. Non mi soffermo sugli oltre sei giorni di buio pesto cui è stata condannata una parte della città (ops paese), che giustamente preoccupa, indigna i residenti e non, per cui si attende definitiva risoluzione!?

Come ho sempre detto, non uso i social per fare banale denuncia per mia cultura, indole e perché, sia pure per soli 30 mesi, sono stato uomo di governo e quindi conosco i problemi ed anche le difficoltà per risolverli ma avverto il diritto e sento il dovere di far sempre riflettere chi mi legge(e pare non siano pochi ).Veniamo al punto: quando ti lasciano governare per quasi 5 anni, hai il tempo di programmare e quindi di intervenire sulle principali questioni che riguardano la vita di una comunità. L’impianto di pubblica illuminazione è una di queste, tra le più importanti e delicate:per il decoro urbano, per la sicurezza, per la spesa pubblica e per gli eventuali appetiti da tenere lontani…

Un impianto, il nostro, vetusto,per taluni aspetti pericoloso, dispendioso e che ovviamente col trascorrere del tempo, peggiora.

Per darvi qualche numero:circa 1.600 punti luce da gestire, una bolletta media di circa 450/500 mila euro all’anno prima dell’impennata dei costi energetici che lo scorso anno è diventata di circa 1 milione di euro senza tralasciare i costi significativi per la manutenzione ordinaria e straordinaria.

Ecco, a che punto siamo?

Che l’Amministrazione attiva un’indagine di mercato che però non la impegnerebbe e SOLO a fine mandato..(come i cantieri qua e là, fuori controllo), per affidarne ad un’impresa del settore, l’ammodernamento a led, con un “progetto di finanza”(in pratica l’azienda privata ci mette i propri soldi, adegua l’impianto e per almeno 15/20 anni incassa gli introiti delle bollette mentre il Comune si ritrova l’illuminazione nuova, a risparmio energetico e senza tirar fuori altri soldi). Per quanto mi è dato sapere quattro aziende di carattere nazionale hanno risposto. Vedremo cosa accadrà… e quando accadrà ma a questo punto non vedrà “la luce” prima della prossima Amministrazione.

Ultima annotazione tecnica e personale, tutto riscontrabile, prima che qualche ignaro o ignavo venga a dire e tu cosa hai fatto?

Nel 2015 il commissario straordinario del Comune incredibilmente..! accese un mutuo di 1,5 milioni di euro a cui andavano aggiunti almeno altri 300 mila euro di fondi di bilancio comunale per rifare la pubblica illuminazione. Un progetto carente e non adeguato ai tempi e agli strumenti finanziari esistenti. Noi puntavamo ad un progetto di finanza dove però il progetto tecnico pure avviato ma non ultimato per le ormai note ragioni, sarebbe stato elaborato all’interno del Municipio, per tutelare gli interessi dei cittadini e quindi sottoposto successivamente a gara e nel frattempo deliberammo che con quei soldi del mutuo ormai in cassa, nel 2019 avremmo rifatto via Sacco e Vanzetti ma in una chiave urbanistica moderna e nel 2020 via Don Tommaso Leccisotti(la doppia corsia). Insomma con diversi anni di anticipo e con molti meno soldi!.. Il mio augurio sincero è che presto torni “la Luce” a Torremaggiore.