C’è una notizia che deve farci riflettere. Tutti durante e dopo la pandemia ci avevano detto che saremmo diventati migliori. Ci ritroviamo invece più cattivi, più insensibili, più di tutto, ma in negativo, con due guerre in atto, la prima fra poco sarà dimenticata, la seconda con episodi di crudeltà estrema presto non ci riguarderà (tralascio le nefandezze quotidiane). Muore per strada in pieno centro a Roma, nei pressi del Senato, una persona stroncata da un infarto che gli spacca letteralmente il cuore: un prelato, ma questo non significa nulla e che accade. Il suo corpo resta a terra per più di tre ore (la polizia mortuaria arriverà solo dopo 180 ottanta interminabili minuti), la gente gli passa accanto velocemente, qualcuno filma addirittura la scena col telefono. Direte, è già accaduto. Ricordiamo che una volta un signore spirò in spiaggia ( un telo lo copri’ in attesa dei dovuti accertamenti). La gente in una giornata d’estate continuò a pochi metri a fare il bagno giocare a racchettoni, mangiare il ghiacciolo, spruzzarsi l’ambra solare.
Ma in che mondo viviamo?
Nota del 176 Club Torremaggiore