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Il mondo del lavoro italiano, post bellico, ha attraversato un periodo che va dal 1945 al 1980 denominato ” ricostruzione e miracolo economico” che ha permesso, all’Italia, di diventare una potenza economica industriale e questo è stato possibile anche grazie ai due pilastri che regolamentavano le assunzioni di manodopera in quegli anni: Il CONCORSO per il PUBBLICO e l’UFFICIO di COLLOCAMENTO per il PRIVATO. Al Concorso pubblico poteva accedere solo chi aveva determinati requisiti, mentre nell’Ufficio di collocamento si accedeva ad una graduatoria predisposta dallo stesso che includeva tutti i richiedenti in ordine decrescente; tutte e due gli Istituti avevano una sola forma di assunzione: A TEMPO INDETERMINATO.
I padroni privati ( oggi datori di lavoro) hanno sempre avuto un rapporto conflittuale con l’Ufficio di Collocamento perché gli mandava personale che non potevano scegliere loro; ci hanno pensato, allora, i tecnici ( Biagi e Treu in primis) a far approvare dai politici, dagli anni ’90 in poi, quelle “riforme” del mondo del lavoro necessarie a trasformare i pilastri che regolamentavano l’assunzione di manodopera secondo i voleri dei datori di lavoro. All’unica forma d’assunzione con contratto a tempo indeterminato nell’Ufficio di collocamento si è sovrapposta la “riforma” della legge Biagi del 2003 con: nuove tipologie di contratti di lavoro subordinato i co.co.pro ( contratto a progetto); la somministrazione di lavoro del contratto ripartito; il contratto di lavoro intermittente; il lavoro “accessorio”; il lavoro ” occasionale”; ha modificato il contratto di apprendistato e disciplinato le “agenzie di somministrazione di lavoro” ( che di fatto sostituivano l’Ufficio di collocamento pubblico); istituito la ” Borsa continua nazionale del lavoro” e soprattutto per superare il contenzioso giuridico che tutte quelle forme di contratti avrebbero sicuramente provocato, ha inserito la ” certificazione del contratto di lavoro” che serviva a ridurre il contenzioso giuslavoristico a esclusivo vantaggio del datore di lavoro. Tutti quei contratti di lavoro avvengono a “chiamata diretta” e questa prassi è stata inserita anche nell’ex Ufficio di collocamento pubblico così i datori di lavoro si possono scegliere personalmente i richiedenti lavoro nelle graduatorie democratiche senza rispettarne l’ordine decrescente.

Dai tempi di quelle “riforme” ad oggi i contratti a tempo determinato sono sempre stati superiori rispetto a quelli a tempo indeterminato e l’Ufficio di collocamento è stato trasformato in un inutile involucro vuoto. Il mondo del lavoro del Pubblico Impiego pure se è stato investito dalla furia “riformatrice” dei tecnici politici è riuscito a mantenere il CONCORSO pubblico come unica fonte di assunzione del personale a tempo indeterminato. Il tecnico – politico Bassanini, tra il 1997 e il 2000, ha fatto approvare una legge a suo nome:”Riforma Bassanini” che ha provocato un profondo cambiamento nel Pubblico Impiego con due principi generali: semplificazione amministrativa e il federalismo amministrativo. Ha inserito negli Enti Locali numerosi principi tra cui: il principio di efficienza e di economicità ed il principio della copertura finanziaria e patrimoniale dei costi per l’esercizio delle funzioni amministrative conferite. Questi principi hanno trasformato il mondo del lavoro pubblico che ha sempre svolto servizi di pubblica utilità che non possono essere paragonati a servizi privati fatti a fine di lucro, così tutti gli Enti Locali si sono trovati a dover risparmiare sulla principale fonte di spesa: il personale.
I contratti nazionali del pubblico impiego sono rimasti bloccati e non rinnovati per molti anni, nella contrattazione integrativa locale sono stati inseriti i criteri della produttività e della copertura dei costi della stessa così le uniche somme che venivano erogate erano quelle rivenienti dai RISPARMI sui lavoratori stessi e meno ne erano e qualcosa in più ottenevano.
Il compito dei Tecnici è quello di convincere i politici a fare quello che loro decidono così andava messo in discussione il TURNOVER dei lavoratori pubblici pensionati, prima delle ” riforme” il rapporto era di uno a uno ossia: uno in pensione, uno assunto. Per molti anni nel pubblico impiego sono stati inseriti i PATTI DI STABILITA’ che di fatto vietavano le assunzioni e i relativi concorsi, sino a non molti anni fa, poi hanno trasformato i PIANI DI ASSUNZIONE DEL PERSONALE ( che prevedeva ancora il rapporto dell’uno a uno) in PIANI TRIENNALI DI FABBISOGNO DEL PERSONALE , cosi il rapporto è passato dall’uno all’uno virgola percentuale più alta, e per magia il numero dei dipendenti da assumere si è ridotto.
A Torremaggiore c’è una estrema carenza di personale tant’è che la Biblioteca comunale ha ridotto le ore di apertura al pubblico: la Villa Comunale non ha nessun dipendente comunale e viene aperta da una Associazione di volontariato; i Vigili Urbani sono ridotti ad un numero talmente basso che non si capisce come possa essere assicurata la sicurezza dei cittadini e del territorio; in importanti Uffici comunali sono rimasti pochi dipendenti per una mole di lavoro significativa.
Si è arrivati a questa situazione perché le varie amministrazioni non hanno mai fatto i CONCORSI o se li hanno indetti non li hanno portati a TERMINE. La contestazione che mi è stata fatta sulla mia citazione “dell’Assunzione di un Aiuto Bibliotecario e un Operatore culturale generico per 20 ore a settimana” è stata che quelle assunzioni sono temporanee (sei mesi) e permetteranno al Comune, nelle more di quel periodo, di emanare un Bando di concorso per l’assunzione di un Istruttore direttivo da assegnare ai servizi bibliotecari in funzione di Coordinatore dell’Ufficio.
Curiosa contestazione, si vuole mettere come soluzione un Coordinatore in un Ufficio che è carente di personale per tenere aperta la Biblioteca. Il vero punto è: perché l’attuale amministrazione di centro sinistra, che l’anno prossimo porterà a termine il suo mandato, di fronte alla grave carenza di personale non si è attivata per portare a compimento i due Bandi di concorso indetti, diversi anni fa, dall’ex amministrazione Monteleone di centro destra?. Perché non sono andati in porto i concorsi per le assunzioni dei Vigili Urbani? Eppure questa amministrazione, grazie alle nuove norme di legge che gliel’ha permesso, ha assunto personale preso da graduatorie di Concorsi di altri Comuni; ha assunto impiegati rivenienti da una vecchia graduatoria comunale di molti anni addietro; ha utilizzato lo strumento della mobilità per assumere personale da altri Enti e via dicendo e il tutto per non fare un proprio CONCORSO. Ecco perché nel mio scorso comunicato ho scritto che Centro sinistra e Centro destra pari sono, perché nessuno di loro è stato politicamente all’altezza di portare a termine un CONCORSO pubblico a Torremaggiore.
Fulvio De Cesare
già amministratore comunale di Torremaggiore ( 1998/2000) in quota PRC