(TMOL) – 773 anni fa veniva a mancare a Castel Fiorentino di Puglia, in agro della odierna Torremaggiore, l’imperatore Federico II di Svevia meglio noto come STUPOR MUNDI. E’ sepolto presso la Cattedrale di Palermo. Federico, ammalato per via di una grave infezione intestinale, viene condotto con molta fretta nella Domus sollaciorum della cittadina dauna a dicembre 1250. Tutta la corte del Sacro Romano Impero si sposta in quei frenetici giorni di dicembre a Fiorentino, ministri e funzionari dello stato si accalcano nella piccola cittadella medievale, il cui nome “flore”, risulta essere un triste presagio per la vita del grande Svevo. Il vaticinio dell’astrologo Michele Scoto, rivolto al Puer Apuliae, ricorderà la fine di Federico in un luogo “sub flore apud portam ferream”.
Personalità forte e poliedrica, capace di parlare sei lingue (latino, siciliano, tedesco, greco, arabo e francese), cultore delle arti e della poesia, promotore di ideali di pace e tolleranza, venne chiamato da molti suoi contemporanei “stupor mundi”. Al contempo, l’ambizioso progetto politico di cui Federico II si fece interprete gli attirò anche feroci critiche, al punto che molti videro in lui l’incarnazione dell’Anticristo. Federico II, dotato di un grande interesse per i molteplici campi del sapere e autore agli stesso di un trattato sulla caccia con il falcone (De arte venandi cum avibus), si fece promotore di importanti iniziative culturali. Nel 1224, per formare una classe di burocrati che potesse amministrare il suo Regno, senza ricorrere alla nobiltà locale, fondò l’Università di Napoli, dove venivano insegnate principalmente le scienze giuridiche. A Salerno invece promosse nel 1231 la celebre scuola di Medicina, dove istituì, per la prima volta in Europa, la cattedra di anatomia.