Il 16 Marzo 1978 ci fu il rapimento dell’ On. Aldo Moro e l’eccidio degli uomini della sua scorta. Una ferita incaccellabile nella coscienza di ognuno di noi, seppure a distanza di 44 anni; un doveroso e commosso pensiero e ricordo dell”On.Aldo Moro, rapito e fatto ritrovare il suo corpo, dopo un lungo calvario, il 9 Maggio successivo a Roma in Via Caetani, degli agenti di scorta Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi e Raffaele Iozzino, caduti nell’adempimento del loro dovere per mano delle Brigate Rosse, nel loro delirio di destabilizzare la vita democratica del nostro Paese, la rinnovata solidarietà alle loro famiglie. Un eccidio che ha cambiato, negativamente, il corso della storia del nostro Paese, come ci ha ricordato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Aldo Moro era uomo colto e saggio, un cattolico coerente; un Politico competente ed illuminato, Presidente della Democrazia Cristiana, più volte Ministro e Presidente del Consiglio dei Ministri, un grande Statista, con una chiara visione del futuro del nostro Paese e dell’Europa, delle complessità e difficoltà che ci attendevano e quindi della necessità di superare gli inutili steccati e pregiudizi ideologici e chiamare alla collaborazione attiva tutte le forze popolari e democratiche operanti nel nostro Paese, senza mai rinunciare, tuttavia, alla propria identità, autonomia ed ai valori fondamentali della nostra Costituzione Repubblicana; un esempio per coloro che hanno, oggi, responsabilità di Governo ed i rappresentanti delle Istituzioni, chiamati ad approvare le necessarie riforme strutturali per la ulteriore crescita economica, civile e sociale, il consolidamento della democrazia e della libertà, in uno spirito convintamente eurpeista e quindi superando ogni becero sovranismo e populismo, alla luce anche della complicata e difficile situazione geopolitica che si ipotizza per il futuro e che stiamo, drammaticamente, vivendo in questo periodo, con la guerra che ritorna in Europa, dopo un felice periodo di pace durato 70 anni. Oggi, come non mai, ci sarebbe stato bisogno della presenza di uomini della statura politica di Aldo Moro.
Alcide Di Pumpo – già sindaco di Torremaggiore ( eletto nel 2002 e nel 2005)
