Ormai è noto a tutti che la nazione Italia vive uno stato di “ crisi “ permanente ormai dall’inizio degli anni novanta ovvero dalla fine della prima Repubblica. Da qualche anno si parla di crisi globale, crisi del lavoro, crisi politica, ma soprattutto io aggiungerei crisi di personalità, di moralismo, di idee di innovazione. Negli ultimi anni si stanno alternando figure di pseudo politici che dopo aver creato nuovi partiti, movimenti, usano i propri nomi per completare il simbolo del partito o movimento da loro creato . Tutti ormai da anni promettono la diminuzione delle tasse, la riforma elettorale, la riforma del finanziamento pubblico ai partiti politici. Il finanziamento pubblico ai partiti andrebbe abolito, pare che ciò non venga fatto perché si rischia che i partiti politici potrebbero diventare “proprietà “di pochi personaggi facoltosi, i quali in seguito potrebbero condizionare addirittura tutta la vita politica della Nazione, ma tutto ciò già sta accadendo, nonostante il finanziamento pubblico ai partiti. Faccio un esempio: la giustizia non è uguale per tutti poiché quest’ ultima è di chi può permettersela .
Tornando al discorso dei partiti politici, precisamente ad una piccola realtà come la nostra, durante le campagne elettorali l’invito, il concetto più ripetuto è la scarsa partecipazione e interesse verso la vita politica del proprio paese. Inutile dire che è una grossa bufala, per la maggior parte dei politici(quasi tutti), partecipazione alla vita politica e pubblica per la gente comune deve significare: assecondare, accettare, condividere, divulgare, le loro idee, progetti, coprire e difendere errori e fallimenti politici, senza condizioni, altrimenti si diventa un outsider, uno da emarginare, “distruggere”. Ho seguito, mi sono interessata, ho partecipo alla vita politica del mio paese da circa 4 anni, altri vicino a me( mio marito) da 15 anni, come iscritti del PD di Torremaggiore , costatando che tutto ciò che ruota intorno ad un partito politico è solo una bella impalcatura, chiacchiere. Il mio riferimento è alle regole, agli organi competenti, a quelli di garanzia e di vigilanza del partito stesso.
Lo stesso statuto è un insieme di leggi e regolamenti che nessuno rispetta, tantomeno c’è chi lo fa rispettare,……….. se le segnalazioni arrivano dalla gente comune!!!
Ad esempio PD-Torremaggiore:
-Da aprile 2013 sono state fatte segnalazioni di abusi, uso e strumentalizzazione sbagliata dello stesso partito agli organi e persone competenti con riferimenti e richiami ad articoli dello statuto; risposta = nessuna!!! Completo disinteresse!!! NIENTE!!!
-Si è continuato insistendo con richieste di confronto, tavoli e/o assemblee di dibattito, inoltre sono stati
prodotti comunicati stampa e articoli di giornale; risposta = il NIENTE!!!!
-A fine settembre 2013 viene inoltrata una richiesta di commissariamento del circolo PD-Torremaggiore alla luce del 3° fallimento politico amministrativo dello stesso PD-locale alla Commissione di Garanzia del PD – Nazionale – Regionale – Provinciale, con allegata documentazione completa di richiami allo Statuto del PD, sottoscritta da alcuni Dirigenti locali; risposta = il NIENTE!!!!
-Ottobre 2013, vengono segnalate mancanze e anomalie dei lavori pre-congressuali alla Commissione Provinciale per lo svolgimento dei Congressi del PD; risposta = il NIENTE!!!!
Mi chiedo: se queste segnalazioni fatte da “semplici” iscritti/e, elettori, fossero state fatte da politici di professione, oppure da amici professionisti, o amici imprenditori; avrebbero ricevuto le stesse risposte????? Ovvero il NIENTE!!!!!!
Mi chiedo ancora: se le segnalazioni fatte da “semplici” iscritti/e, elettori, rivolte ai rappresentanti degli organi di garanzia del partito politico(PD), richiedono un intervento nei confronti di un politico dello stesso partito del quale loro sono garanti, ebbene verrebbero presi provvedimenti seri contro colui il quale non rispetta le leggi o regole dettate dallo statuto del partito stesso ???? Vi assicuro che non succede NIENTE!!!!
Partecipare attivamente, impegnarsi, dedicare tempo alla vita politica, per le “persone comuni” , da come risultato il NIENTE!!!! Inoltre serve a NIENTE!!!!! Le persone comuni, loro possono e devono fare solo “i portatori di acqua” , i “ facchini”, poiché al resto ci pensano coloro che “hanno le possibilità”, infatti con quest’ultime si “permettono” titoli di cultura, numeri (voti e tessere), alte cariche, cariche rappresentative, ………. e “giustizia”!!!!!! Allora ditemi a cosa serve il finanziamento pubblico ai partiti politici????? Visto che tutto è nelle mani della finanza, quella delle banche, delle lobby, dei paradisi fiscali e dell’informazione che può permettersela chi ha i soldi!
Concludo con due pensieri. Su Renzi premettendo che sono una pro-Renzi: spero che non sia l’ultima ritrovata pubblicitaria figlia di studi accurati sulla necessità di produrre qualcosa che sembri nuovo, ad esempio come i vasetti della nutella personalizzata(con scritto i nomi propri) all’interno è sempre la stessa solita dolce nutella per i golosi di potere. Per il momento l’unico dato di fatto certo è che i suoi natali e trascorsi non sono simili a quelli di un grande personaggio delle nostre parti che io ammiro, ovvero Giuseppe Di Vittorio. Ormai non si pesca più da urne di cartone, si preferiscono quelle di cristallo!!!! Di Cuperlo penso personalmente che sia affetto da “nostalghia” ovvero dalla sindrome di rimpianto che molte persone(quelle più povere, disagiate, sfortunate) dei paesi dell’est Europa hanno verso il vecchio regime comunista, che comunque assicurava loro un tetto, un lavoro, un tozzo di pane, senza badare e ricordare a quale prezzo, qualcuno dovrebbe ricordare a Cuperlo che il muro di Berlino è caduto,
che le BR, la DC, la banda della magliana, le lotte sociali, sono cose dell’altro secolo. Votare Civati equivale ad astenersi, pur votando e restando nel PD. Mentre Berlusconi e la sua PDL ritornano a Forza Italia, il PD ripropone il restyling della stagione politica che vedeva schierati Walter Veltroni(oggi Renzi), Luigi Berlinguer(oggi Cuperlo), Ignazio Marino(oggi Civati), con prevedibili assetti e mediazioni future, il tutto mentre in Italia aumenta la disoccupazione, la soglia di povertà e la precarietà in tutti i sensi.
In fede
Giordano Elvira
Nota di Elvira Giordano; la responsabilità del contenuto è ESCLUSIVAMENTE dell’autore