Carissimi compagni del Partito Democratico,
voglio prima di tutto ringraziarvi per l’amicizia e la fiducia che nuovamente mi avete accordato.
In un momento complicato per l’amministrazione della nostra città , dopo essere usciti dal governo cittadino per cominciare un lavoro di opposizione in consiglio, devo sottolineare l’unità del partito e la serenità con la quale si sono svolte le operazioni congressuali. Tuttavia non voglio ignorare le sporadiche voci di dissenso alla mia rielezione, anche se, durante il dibattito,solo due persone hanno preso la parola per esprimere tale dissenso, qualcun’altro si è limitato a scrivere sui social networks, evitando il confronto diretto e vaneggiando di commissariamenti ed altre inesatte considerazioni.
Ovviamente le loro posizioni meritano rispetto da parte della segreteria, tuttavia era proprio nel Congresso stesso, che costoro avrebbero dovuto far pesare le loro idee; come in ogni gruppo democraticamente organizzato, potevano costruire intorno a loro il consenso necessario per formare una lista, eleggere un nuovo segretario ed un altro direttivo. Invece niente di tutto questo è stato fatto e questo dovrebbe far riflettere.
Inoltre, restare fedeli al nostro Partito in questo momento, dopo aver lasciato le posizioni di comando all’interno dell’amministrazione comunale a causa di una non condivisione della politica di gestione da parte dell’attuale Sindaco,gestione che consideriamo inadeguata se non addirittura “scellerata”, significa avere realmente a cuore la politica e non gli interessi personali. Mi viene da pensare che, fino a quando eravamo in maggioranza, qualcuno stava con noi perché voleva ottenere qualcosa per se stesso e non per la comunità ed oggi, che invece si deve lavorare per costruire politiche sociali nel nostro paese, senza avere cariche da ricoprire, si preferisce scappare, cercando di riposizionarsi laddove si possa raccattare qualcosa.
Purtroppo dobbiamo registrare una deriva personalistica nell’amministrazione della nostra cittadina, un modo di agire per cui ognuno si sente libero di fare ciò che vuole, dal sindaco agli assessori per finire ad alcuni consiglieri, dimenticando che esistono delle precise responsabilità verso i cittadini di Torremaggiore.
In questo, probabilmente, si legge la causa della crisi di Luglio, infatti, buona parte del lavoro di amministrazione che il Partito Democratico stava assolvendo con determinazione, si muoveva nella direzione di ottimizzare l’amministrazione pubblica introducendo strumenti di controllo e di misurazione della performance che prevenissero sprechi, favoritismi, personalismi ed irresponsabili atti amministrativi.
Concludo questo intervento, spendendo due parole sul nuovo direttivo del Partito. Da sottolineare, prima di tutto, è la composizione di genere: un numero uguale di uomini e di donne, forse primo caso in assoluto nella nostra provincia; ma non è solo il dato numerico che va considerato, quanto piuttosto le professionalità e potenzialità innovative dei nuovi dirigenti. Giovani con curriculum importanti, da cui ci aspettiamo una spinta verso il progresso e la modernizzazione del Partito che consenta di andare oltre i modelli tradizionali. A loro va il mio personale in bocca al lupo e la mia promessa di stare al loro fianco, coadiuvandoli in tutto, ai fini di una unitaria e coerente azione politica.
Il segretario Peppino Costantino
Torremaggiore, 31.10.2013
Lettera aperta del segretario democratico Peppino Costantino,
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